Amatevi l’un l’altro, ma non fatene una prigione d’amore:
Piuttosto vi sia un moto di mare tra le sponde delle vostre anime.
Riempitevi l’un l’altro le coppe, ma non bevete da un’unica coppa.
Datevi sostentamento reciproco, ma non mangiate dello stesso pane.
Cantate e danzate insieme e state allegri, ma ognuno di voi sia solo,
Come sole sono le corde del liuto, benché vibrino di musica uguale.
Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro.
Gibran, il mio poeta preferito….
A presto
Simona
Grazie di essere passata dal mio blog, così ho avuto il piacere di passare da te.
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Bella la poesia e bello il tuo dono! ❤
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..Simona..
Quanta verità.
Grazie..
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Bellissimo lo scritto di Gibran che adoro ormai da tantissimi anni.
Bellissima la grafica nuova del blog,semplice e raffinato,incontra proprio il mio gusto!
Bacioni e buon febbraio!
Daniela
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Anche il mio di preferito oltre ad Alda Merini! a presto Monica
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Una delle mie poesie referite,una tra le più belle.
Grazie per averla riportata qui! ❤
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